Al fine di fornire un modesto contributo di chiarezza in considerazione di una serie di richieste individuali pervenutemi, con la presente provo a schematizzare una casistica ampia, anche se non esaustiva, dei principali obblighi previdenziali e contributivi degli Ingegneri iscritti all'Albo che esercitano in varie forme la libera professione.
CASO 1
INGEGNERE LIBERO PROFESSIONISTA “PURO” (fa solo la libera professione e ha partita iva individuale, in associazione o società di professionisti, non soggetto ad altre forme di previdenza obbligatoria)
- deve iscriversi obbligatoriamente a Inarcassa;
- se esercita in associazione o in società di professionisti provvista di partita IVA societaria, l'associazione o la società devono essere registrate a Inarcassa ma la contribuzione è a carico dei soci/associati;
- deve versare a Inarcassa i contributi soggettivo ed integrativo, in proporzione rispettivamente al reddito professionale e al volume d'affari individuale (2 rate minimi + conguaglio eventuale); e il contributo di maternità in quota fissa (indipendentemente dai redditi);
- per il reddito professionale e il volume d'affari prodotto in associazione, in società o in raggruppamento temporaneo, il professionista deve versare i contributi in misura proporzionale alla quota di sua competenza.
CASO 2
INGEGNERE DIPENDENTE (oltre all’attività professionale è anche dipendente) - (sono assimilati ai sensi della L.3/8/98 n. 315 anche i vincitori di borsa di studio per dottorato di ricerca con contratto professionale co.co.co.):
- per l’attività professionale non deve iscriversi a Inarcassa bensì alla gestione separata INPS (art. 2, comma 26, L. 335/1995) poiché essendo anche dipendente non può iscriversi ad Inarcassa;
- con Inarcassa ha il solo obbligo di comunicazione annuale dei dati reddituali (reddito professionale e volume d’affari professionale) e di versamento del contributo integrativo sui corrispettivi percepiti per prestazioni professionali, rientranti nel volume di affari IVA.
CASO 3
INGEGNERE LIBERO PROFESSIONISTA PENSIONATO DI ALTRO ENTE (ha partita iva ed è pensionato di altro ente):
- deve iscriversi a Inarcassa e versare i contributi soggettivo, integrativo e di maternità (come il libero professionista “puro”).
CASO 4
INGEGNERE LIBERO PROFESSIONISTA PENSIONATO DI INARCASSA (ha partita iva ed è pensionato di Inarcassa)
- Nei casi previsti dalla normativa il pensionato di Inarcassa può continuare l’esercizio della professione con conseguente obbligo di contribuzione ad Inarcassa ma è esonerato dalla contribuzione minima (paga solo in proporzione al reddito professionale e al volume d’affari professionale). Dopo ulteriori 5 anni di contribuzione la pensione viene integrata con una prestazione supplementare in riferimento alla contribuzione soggettiva versata successivamente al pensionamento.
ALTRE INFORMATIVE
SOCIETA' DI INGEGNERIA
- devono essere registrate ad Inarcassa (tramite trasmissione di una copia dell’atto costitutivo);
- devono effettuare la comunicazione del volume d’affari relativo all’attività professionale e devono versare a Inarcassa il contributo integrativo sui corrispettivi rientranti nel volume di affari IVA, per la quota relativa alle prestazioni professionali eseguite da Ingegneri o da Architetti.
LE COMUNICAZIONI A INARCASSA
Sono tenuti ad effettuare le comunicazioni ad Inarcassa, ex art. 16 L. n. 6/1981:
- tutti gli Ingegneri iscritti ad Inarcassa;
- tutti gli Ingegneri iscritti all'Albo, anche se non iscritti a Inarcassa, se sono tenuti a presentare dichiarazioni IRPEF ed IVA relativamente all'attività professionale svolta nell'anno cui si riferisce dichiarazione;
- le società di ingegneria (punto precedente);
- le società di professionisti.
Per informazioni più dettagliate: www.inarcassa.it - www.inps.it